“Dobbiamo iniziare a raccogliere le olive. Subito.” mi ha detto Andrea, il nostro agronomo un giorno dopo aver visitato i nostri diversi uliveti.
Tutti proviamo un po' di eccitazione. Ovviamente aspettavamo questo momento da diverse settimane. Avevamo preparato gli uliveti: tagliato l'erba e tolto i polloni ai piedi degli alberi per poter stendere correttamente le reti. Purtroppo, non vedevamo l'ora di questo momento.
Allora eccoci qua. Andrea è categorico: le olive sono arrivate alla fase dell'invaiatura: la fase in cui l'oliva è appena matura ma ancora spesso tinta di verde, che produrrà un olio fresco dove profumo, piccante e amaro saranno armoniosamente equilibrati.
L'emozione cede subito il passo al'organizzazione: decidere da quale uliveto iniziare, formare le squadre, controllare le attrezzature e stendere le grandi reti verdi tra gli alberi il giorno prima per iniziare la raccolta non appena la rugiada si sarà asciugata sugli alberi.
Poi inizia il magico momento della raccolta.
Sappiamo che le giornate saranno lunghe percorrendo i pendii degli uliveti, sollevando le reti, portando le cassette delle olive sul rimorchio del trattore – con un obiettivo di 300 kg al giorno per assicuraci la molitura quotidiana al frantoio.
Ma siamo felici di lavorare insieme sotto il mite sole autunnale, di stare a contatto con gli alberi che abbiamo seguito tutto l'anno, di annusare il profumo degli ulivi, di ascoltare i canti degli uccelli... e di vedere il nostro cane da pastore passare da un raccoglitore all'altro e rotolarsi nelle reti.