La primavera coglie di sorpresa i cittadini nei paesi del nord Europa. Un giorno è un viale i cui ippocastani si vestono di foglie. Il giorno dopo è una piazza i cui prunus si coprono di rosa. Poi uscendo dalla città, scopriamo all'improvviso gli argini punteggiati di fiori multicolori.

All'inizio di maggio, seduti sulla terrazza di un caffè, al tepore di un raggio di sole, ci rendiamo conto dell'ovvio: la primavera è arrivata, come una forza che si è imposta senza preavviso e che nulla può fermare.

Allora mi vengono in mente i ritmi tellurici della Sagra della Primavera di Stravinsky.

Invece in Maremma la primavera arriva passo dopo passo, in silenzio. Punta il naso nel mese di febbraio. L'aria è ancora fredda e può ancora verificarsi una gelata, ma i mandorli sono già in fiore. I loro fiori bianchi si stagliano su un cielo blu improvvisamente più intenso. I narcisi sono i primi fiori ad emergere da una terra ancora scura.

Poi viene il tempo dei peri, a marzo, la cui fioritura luminosa irrompe nel verde tenue dei germogli di grano che cominciano a spuntare dalla terra. Ad aprile comincia la fioritura degli altri alberi da frutto: albicocchi, ciliegi, susini, ognuno con il suo tocco di colore. I pascoli verde scuro sono ricoperti di fiori bianchi e gialli.

Non è più Stravinsky ad evocare la primavera in Maremma, ma la Primavera delle Quattro Stagioni di Vivaldi che dispiega dolcemente la sua melodia verso la serenità dell'estate.

La vie à la Villa Ambretta

Vivre en Maremme à la Villa Ambretta est un bonheur de tous les instants que ce blog souhaite vous faire partager.